Case report n’2

Ho avuto modo di poter replicare al trattamento effettuato con Manutech in seguito a distorsione di caviglia in inversione.

In questo caso il paziente si è rivolto al sottoscritto un paio di giorni dopo il trauma. E il trauma è occorso giocando a calcetto.

E così è come si presentava la caviglia in prima seduta:

     

Sicuramente una situazione migliore rispetto al caso clinico esaminato in precedenza: una tumefazione evidente, ma minore; lieve presenza ematica nell’area sotto-peroneale e assenza di rossore a livello di piede e caviglia. Anche la limitazione funzionale nei movimenti della tibio-tarsica era migliore; e alla valutazione degli scivolamenti astragalici non sono state evidenziate delle limitazioni. Era evidente invece la dolenzia marcata alla digito-pressione nel territorio del legamento peroneo-astragalico anteriore.

La decisione è stata quella di impostare con Manutech un trattamento che riprendesse in tutto e per tutto la metodologia, i programmi e le tempistiche di quello effettuato con il precedente caso clinico. Ovviamente le manipolazioni sono state adeguate alla situazione riscontrata.

A distanza di una settimana la caviglia del paziente appariva così:

     

Quello che non aveva dato segni di miglioramento era la sensazione di dolenzia marcata in prossimità del legamento peroneo-astragalico anteriore.

Nelle successive 2 sedute ho sfruttato le potenzialità del manipolo di Manutech (clicca qui). Usando la punta del diametro di 1 cm mi sono soffermato nella zona del legamento con il programma biostimolante; mentre con l’altra mano eseguivo delle caute mobilitazioni della caviglia, per favorire l’accorciamento e l’allungamento del legamento, e quindi l’arrivo su di esso delle microcorrenti.